In tutto il mondo le isole lottano con la gestione dei rifiuti e Ibiza non fa eccezione. Al culmine della crisi pandemica, l’isola turistica spagnola ha accolto un nuovo impianto di smistamento per il trattamento degli imballaggi e dei rifiuti urbani.
Progettato e installato dallo specialista tedesca del settore Stadler, vicino alla discarica di Ibiza a Ca Na Putxa, l’impianto di 50.000 m² servirà sia Ibiza che Formentera. L’impianto era stato richiesto nel dicembre scorso, dal consorzio temporaneo Ute Giref, incaricato della pianificazione, costruzione e gestione degli impianti di riciclo rifiuti di Ibiza e Formentera Toni Roig, responsabile del nuovo impianto per la Ute Giref, afferma: “Abbiamo indetto una gara d’appalto per la fornitura delle attrezzature e abbiamo analizzato varie proposte. Stadler, azienda prestigiosa nella progettazione, fornitura e installazione di attrezzature con cui avevamo già lavorato, ha presentato la migliore proposta – dal punto di vista sia tecnico che economico – con una soluzione che ha soddisfatto le nostre esigenze”. Criteri di sostenibilità hanno guidato la progettazione e la costruzione dell’impianto. Ad esempio, per miscelare il calcestruzzo è stata utilizzata acqua ottenuta per osmosi dal percolato della discarica e il sistema di purificazione dell’aria utilizza un biofiltro per eliminare gli odori. È prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’area di 30.000 m².
Una soluzione ottimale con alti tassi di recupero
L’impianto di selezione è composto da tre linee automatizzate: due linee gemelle sono utilizzate per selezionare i rifiuti solidi urbani e gli imballaggi leggeri su turni separati, una terza linea, indipendente, è dedicata ai rifiuti organici della raccolta differenziata e utilizza le ultime tecnologie di selezione per i processi di trattamento biologico. Luis Sánchez, direttore operativo di Stadler Spagna, spiega che: “Il processo utilizza le ultime tecnologie per aumentare i tassi di recupero e selezionare la maggior parte dei materiali riciclabili”. L’impianto è progettato per trattare fino a 120.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 6.000 tonnellate di imballaggi e 20.000 tonnellate di rifiuti organici da raccolta differenziata. L’impianto mira a rispettare le normative europee sul trattamento dei rifiuti e punta ad essere un modello per un funzionamento sostenibile e per la sensibilizzazione del pubblico. A tal fine, il complesso comprende una sala conferenze con strutture per ospitare visite guidate e attività di sensibilizzazione. “Stadler ci ha fornito una consulenza specializzata durante tutto il processo di avviamento dell’impianto. Questo ci ha permesso di raggiungere, in tempi record, tassi ottimali di trattamento dei rifiuti.” aggiunge Toni Roig.
Tecnologia all’avanguardia per una selezione eccellente
Gli impianti Stadler dispongono delle tecnologie di selezione più innovative per aumentare la sostenibilità del processo, ridurre la necessità di discariche e, in definitiva, favorire un’economia circolare. Grazie a queste tecnologie avanzate nell’impianto di Ca na Putxa, dopo la selezione e l’apertura dei sacchi, i rifiuti possono essere immessi nel processo di vagliatura, che utilizza dei mulinelli per separare le frazioni (che sono principalmente) organiche da quelle che hanno un alto contenuto di imballaggi e materiali riciclabili. Il materiale organico viene poi raffinato su due linee per ottenere compost di alta qualità e rifiuti biostabilizzati attraverso un processo di trattamento biologico. Gli altri materiali sono trattati attraverso separatori balistici. A seconda della loro rigidità, vengono alimentati nei diversi scivoli di selezione ottica e suddivisi tra materiale ferroso e non ferroso. Dopo essere passati attraverso il controllo di qualità, i materiali selezionati sono immagazzinati in bunker automatizzati per essere imballati in una fase successiva. L’output alla fine del processo consiste in Pet, Pead, Pebd, PP, Tetrapack, P/C, film organico, frazioni di ferro, alluminio e rifiuti generici.
“Siamo soddisfatti di aver scelto Stadler per la fornitura delle attrezzature. Sono stati estremamente professionali fin dall’inizio e hanno superato tutte le sfide che derivano dall’essere su un’isola. La pandemia ha colpito mentre eravamo nel mezzo del processo di installazione. Nonostante ciò, hanno rispettato rigorosamente tutti i protocolli di sicurezza, sia quando i lavori di installazione sono ripresi, sia quando hanno inviato il loro personale non appena è stato possibile. Questo ci ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi del progetto nonostante le difficoltà”, conclude Toni Roig.