In base ad una valutazione del ciclo di vita (LCA) dei veicoli elettrici a batteria per la distribuzione pubblicato da Scania, l’impatto ambientale dei mezzi elettrici a batteria è notevolmente inferiore a quello di un veicolo con motore a combustione interna.
Il Life Cycle Assessment studia gli impatti ambientali dei prodotti considerando l’intero ciclo di vita, partendo dall’estrazione e raffinazione delle materie prime e concludendo con il recupero dei veicoli.
“Mentre nel settore del trasporto cresce il numero di veicoli elettrici a batteria, dobbiamo chiederci se questi siano davvero sostenibili dal punto di vista ambientale quando consideriamo l’intero ciclo di vita. L’impatto generato non deriva dalle emissioni allo scarico, per questo motivo l’industria deve ripensare a cosa si intende per impatto ambientale. Con questo studio, abbiamo delle risposte chiare”, afferma Andreas Follér, Head of Sustainability di Scania.
Produrre un veicolo elettrico a batteria comporta un maggiore impatto ambientale, soprattutto nella realizzazione delle celle batteria. Nonostante questo, l’impatto del ciclo di vita totale sui cambiamenti climatici è notevolmente migliore per i veicoli elettrici a batteria, grazie alle emissioni di carbonio inferiori nella fase di utilizzo.
“Ci aspettiamo che il costo totale di esercizio dei veicoli elettrici a batteria sia positivo per la maggior parte dei nostri clienti durante questo decennio, così che metà dei nostri volumi possano avere una trasmissione elettrica entro il 2030. La corsa verso le emissioni zero riguarderà la decarbonizzazione dei processi e materiali necessari per assemblare i veicoli industriali e gli autobus del futuro”, afferma Follér.
La collaborazione è fondamentale per realizzare le riduzioni di carbonio necessarie per raggiungere gli obiettivi su cui Scania si è impegnata. Ad esempio, la partnership con Northvolt che mira a produrre la batteria più ecologica del mondo. L’approvvigionamento di acciaio è un altro importante argomento quando si parla dell’impronta ecologica, a causa della forte dipendenza dai combustibili fossili nella fase di produzione. La partnership con H2 Green Steel mira a risolvere questo problema e pone Scania nella direzione della produzione di un veicolo a impatto zero, che l’azienda mira a consegnare nel 2030.