Un importante investimento porterà in Italia uno dei primi impianti a livello europeo di recupero plastica da RAEE. Una grande opportunità anche a livello occupazionale per il territorio veronese
Il gruppo svedese Stena Metall, specializzato nel riciclo e nella raffinazione di rifiuti industriali e prodotti usati, come ferro, metalli, carta, legno, plastica e olio, amplierà il proprio stabilimento di Angiari (Vr), con una nuova linea produttiva per la selezione e riciclo di rifiuti plastici.
Si tratta di un investimento del valore di 20 milioni di euro, che aumenterà fino al 40% la capacità di trattamento delle plastiche contenute nei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) da cui l’impianto esistente ottiene già metalli non ferrosi (alluminio e rame) e metalli preziosi (oro, argento palladio e platino) che vengono poi inviati a trattamento finale attraverso processi metallurgici.
Uno dei primi impianti europei sarà veronese
L’obiettivo è quello di affinare la selezione delle parti in plastica provenienti da frigoriferi, lavastoviglie, televisori, computer e altri apparecchi elettronici, per ottenere granuli o scaglie di materiale plastico, fino ad ottenere, attraverso il processo finale di estrusione, un polimero rigenerato (polimeri di plastica come il polistirolo e l’abs). Ovvero una materia prima seconda dalla quale poi realizzare oggetti.
La selezione delle plastiche si ottiene attraverso diverse fasi: separazione densimetrica delle diverse famiglie di polimeri; essicatura; separazione elettrostatica e mediante raggi X dei diversi tipi di polimero; separazione per colore. Al termine del processo, i materiali recuperati vengono estrusi e rigranulati.
La nuova linea produttiva di Angiari, diventerà uno dei primi impianti europei in grado di trattare 80mila tonnellate/anno di plastica da RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Una grande opportunità per il territorio, anche a livello occupazionale
“Rispetto all’impianto gemello svedese di Halmstad (dove, con la plastica ottenuta si è realizzato un aspirapolvere riciclato al 100%), in Italia recupereremo una famiglia di polimeri in più, grazie alla combinazione della separazione x-ray e colorimetrica – ha spiegato Giuseppe Piardi, managing director di Stena Recycling Italia -. Infatti, della frazione di plastica contenente ritardanti di fiamma destinata a incenerimento per la presenza di sostanze nocive, qualcosa può essere recuperato”.
Il progetto è ora in attesa della valutazione di impatto ambientale e dovrebbe entrare in funzione nella primavera 2021.
“Dal punto di vista lavorativo pensiamo di aggiungere tra le 80 e le 100 unità al nostro organico – ha anche affermato il manager italiano -, fra manodopera e tecnici specializzati. All’impianto verrà infatti associato un laboratorio legato alla qualità del prodotto, che avrà dunque bisogno di chimici e ingegneri.
Il gruppo Stena Metall tratta a livello globale oltre 6 milioni di rifiuti l’anno, con un fatturato introno a 2,7 miliardi di euro e 19mila addetti. Sono tre, in Italia, gli impianti di selezione e riciclo Stena: oltre all’impianto di Angiari, gli altri sono ubicati a Cavenago in Brianza e a Carpi (MO).